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Partenza nella prima mattinata verso Punta Sabbioni, dov’è previsto l’imbarco sul battello noleggiato per il gruppo. Si procede attraversando la laguna di Venezia, punteggiata dalle isole e dalle barene che la caratterizzano, Si procede attraversando la laguna di Venezia, punteggiata dalle isole che la caratterizzano per raggiungere San Francesco del Deserto, centro della predicazione francescana nella laguna. L’isola ha una superficie totale di circa 2.6 ettari di cui 1440 edificati a costituire il convento ed il resto in parte coltivato ed in parte tenuto a giardino. L’isola non è collegata da mezzi pubblici e la visita è curata direttamente dai frati che illustrano al gruppo la storia e l’intera struttura. La fondazione dell’eremo viene fatta tradizionalmente risalire ad una visita dello stesso Santo di Assisi al ritorno dall’Egitto. Di certo si sa che la prima chiesa venne edificata nel 1228 dal patrizio veneziano Jacopo Michiel e da costui successivamente donata ai frati minori del convento francescano dei Frari di Venezia che vi costruirono il convento. L’isola fu per un certo periodo di tempo abbandonata dai frati (da qui la denominazione “del Deserto”) che vi si ristabilirono definitivamente nel 1856. Completamente restaurata ed adibita oggi a luogo di preghiera, l’isola è un vero e proprio giardino e sono visitabili la Chiesa ed il chiostro Si riprende quindi il battello in direzione di Torcello, isola oggi quasi disabitata, ma che prima di Venezia contava su una popolazione di ben ventimila abitanti, un vescovo, il porto e soprattutto le saline. Abbandonata in seguito dai suoi abitanti per la più grande ed ospitale Venezia, l’isola può quindi a buon diritto fregiarsi del titolo di “madre di Venezia”. Il pranzo in ristorante prevede un menu a base di pesce impreziosito da una delle prelibatezze gastronomiche delle isole, il carciofino violetto, localmente chiamato “castraùra”. Sono carciofi di altissima qualità, frutto del lavoro e della tenacia di agricoltori che, a dispetto delle mode del mercato globale, riescono a conservare antichi sapori e che vengono coltivati soprattutto sull’isola di Sant’Erasmo, il maggior “orto” di Venezia. Questi carciofi, che fanno letteralmente impazzire i veri intenditori tanto che sono vendute a pezzo anziché a peso, sono il frutto apicale della pianta di altrettanto teneri e gustosi. Le castraùre sono famose per il loro gusto unico e particolare, un carciofo tenerissimo dal leggero sentore amarognolo, un insieme di sapori che ne esaltano l’inestimabile valore organolettico. Al termine del pranzo si riprende il battello per approdare a Burano, isola di pescatori, dalle caratteristiche case colorate che la rendono la più pittoresca e fotografata tra le isole della laguna e celebre per la tradizione dei merletti (ma anche di gustosi biscotti). Qui una rilassante passeggiata digestiva consente di godere appieno dell’atmosfera rilassata, quasi d’altri tempi, che ancora si respira tra le calli ed i campielli dell’isola. Ultimo imbarco infine verso Punta Sabbioni, per riprendere il pullman e rientrare ai luoghi d’origine.

 

Quota individuale di partecipazione:
Soci Lavoratori                  € 65,00
Soci Simpatizzanti            € 70,00
Soci Giornalieri                 € 75,00
Ragazzi da 11 a 17 anni    € 60,00

La quota comprende:
– battello per l’intera giornata
– pranzo in ristorante con menu’ degustazione a base di pesce e con le “castraùre”,
acqua, vino e caffè
– assicurazione
La quota non comprende:
– eventuale ingresso individuale alla cattedrale di Torcello (€ 5,00)
– mance, extra personali e tutto quanto non espressamente indicato